SottoSopra - 13 novembre 2008


Dall’estremo Nord all’estremo Sud del mondo calpestando interminabili distese di neve e ghiaccio con gli sci ai piedi e con tutto il proprio mondo e la propria sopravvivenza in una slitta.

Questo quanto il Circolo Cultura di Castion propone giovedì 13 novembre alle 21 presso il Teatro San Gaetano nell’ambito del ciclo “SottoSopra - Tra la Terra e il Cielo”. Filo conduttore i racconti di Antonella Giacomini e del marito Manrico Dell’Agnola, noto alpinista in veste inusuale visto che di viaggi in orizzontale si parla. “I deserti della mente” narrano di due tra le esperienze più forti che hanno segnato il percorso alpinistico esplorativo di questa coppia che ha fatto della passione per la montagna e per le avventure estreme uno dei punti di unione sentimentale e anche professionale.
Il primo filmato, con commento originale e in diretta, accompagnerà i presenti lungo le lande sterminate della Groenlandia dove nel 2000, insieme al friulano Michele Pontrandolfo ed al compagno di altre innumerevoli avventure Giuliano De Marchi, Antonella e Manrico hanno attraversato l’isola più grande al mondo da est a ovest lungo la rotta del primo esploratore Nansen. 600 km in 32 giorni in totale isolamento, con problemi di cibo che hanno messo a dura prova il gruppo. Un’esperienza forte, capace di minare alcune certezze e che ha rivelato, soprattutto ad Antonella la via delle traversate.

Infatti tutta femminile e diametralmente opposta come latitudine è la seconda storia che porta nel profondo sud della Patagonia. Nel 2006 tre donne decidono di sfidare lo Hielo Patagonico Sur, il ghiacciaio che con i suoi 400 km è il più lungo del continente e il più insidioso per le proibitive condizioni meteo, che hanno rese note agli alpinisti le sue cime. Nadia Tiraboschi conosce già la Patagonia, per Eloise Barbieri è la prima volta mentre Antonella ha già affrontato lo Hielo scontrandosi con la sua avversione per l’uomo. La Patagonia, per quanto femmina, anche questa volta non sarà clemente con loro e mostrerà il meglio di se stessa. Tre donne, profondamente diverse tra di loro e 40 giorni in totale autonomia con condizioni meteo proibitive; un filmato che documenta sino in fondo i momenti più critici di quella che è stata la prima, per ora unica, spedizione femminile che si sia misurata con quel colosso di ghiaccio di fronte al quale forti alpinisti uomini sono tornati indietro.

Un racconto - anche questo - impreziosito dal commento in diretta della protagonista oltre a quello originale.

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