SOTTOSOPRA - Serata finale Coro Monti del Sole

Sabato 29 novembre ospitiamo, orgogliosi di avere un coro per la prima volta nel nostro teatro, il coro Monti del Sole. Per chi non lo conoscesse, pubblichiamo una breve cronostoria. Il gruppo è nato nel 1971 per iniziativa di un gruppo di amici legati dalla passione per la montagna ed i suoi canti.
Trent' anni di vita hanno sicuramente segnato una crescita professionale dei coristi, grazie anche all'esperienza trasmessa dai diversi maestri che si sono susseguiti alla guida.

Attualmente il coro è composto da una trentina di elementi provenienti dalle zone abbracciate dalla catena montuosa dalla quale il coro ha preso il nome: Sospirolo, Sedico, Santa Giustina, San Gregorio e Belluno. La direzione spetta al giovane maestro Luca Lotto, con il quale il coro sta proseguendo la sua soddisfacente attività. Due volte alla settimana si incontra per le prove, dove vengono approfondite la tecnica del solfeggio e la lettura della musica per poter acquisire maggiore velocità nell'apprendimento dei nuovi brani da aggiungere al già vasto ed interessante repertorio.

Nel repertorio trovano spazio le migliori armonizzazioni: da Paolo Bon a Bepi De Marzi, Gianni Malatesta, … Pietropoli o Mario Lanaro, oltre a quelle "di casa" di Gianni D'Incà e Paolo Bittante. Da qualche tempo vi è inoltre una nuova attenzione verso i vecchi brani di provenienza popolare ormai dimenticati dal nostro pubblico ma che, proposti in versioni più moderne e simpatiche possono rievocare ricordi e tradizioni certamente da non perdere. E' il caso dell'intramontabile storia del tradimento di Rosalinda che diventa "Ferruccio il traditore" o le più classiche "Emigranti" o "La bella la va al fosso". L'obiettivo è infatti quello di non tralasciare le vecchie radici del canto popolare. La serata, a ingresso libero, avrà luogo appunto sabato 29 novembre, presso il Teatro San Gaetano, con inizio alle 21.

SottoSopra - Giovedì 27 novembre 2008


“Quando sono tra le montagne sto bene come a casa, anzi meglio che a casa!” Viene spontaneo pensare che questa sia l’affermazione di un alpinista che sale sulle cime, invece appartiene a Gianni Lovato che giustamente si definisce speleo-alpinista in quanto il suo amore per i monti lo ha portato ad esplorarli nelle loro cavità più profonde.
A dodici anni il nascente innamoramento per le montagne lo porta ad entrare nella grotta del monte Cavallaro da solo, a quattordici a rubare la corda del campanile per proseguire le esplorazioni, a quarantacinque ad entrare nel Bus delle neole con le scarpe da ginnastica e a tentare più volte di scoprire la città di ghiaccio nella Marmolada.
Il racconto delle avventure che hanno riempito la sua vita  è offerto dal Circolo Culturale di Castion giovedì 27 novembre alle 21 presso il Teatro San Gaetano agli spettatori che numerosi, nell’ambito del ciclo “Tra la Terra e il Cielo”, dopo essere saliti sulla vetta dell’Everest ed aver attraversato i ghiacciai della Groenlandia e della Patagonia hanno la possibilità di tuffarsi nelle viscere della terra.
Le esplorazioni di questo vicentino innamorato delle Dolomiti, prevalentemente solitarie, hanno consentito di accatastare più di 300 cavità nel “Catasto grotte del Veneto” e di fare delle scoperte che narrerà al pubblico che potrà conoscere quali “eccezionali vibrazioni” sono offerte dall’esplorazione delle cavità, scoprire cosa nascondono le nostre Dolomiti, ma soprattutto godere del racconto di un uomo innamorato della nostra terra.

Aristogatti a Baldenich - Centro don Bosco 15 novembre 2008


Serata all’insegna del divertimento Sabato prossimo, 15 novembre, al centro giovanile Don Bosco a Baldenich, Belluno, con inizio alle 20.30, ad ingresso libero.

Si esibiscono, per una platea che immaginiamo sarà composta soprattutto da famiglie e da bambini, i Tutti esauriti di Castion, un gruppo teatrale amatoriale costituitosi un paio di anni fa fra genitori del locale asilo San Gaetano, che porteranno in scena il famosissimo cartone animato di Walt Disney “Gli Aristogatti”.

Nella Parigi del ‘700, una nidiata di gatti e la loro madre Duchessa vivono con un’eccentrica vedova, che vuole lasciare loro il proprio patrimonio. Il maggiordomo Edgar proverà a sbarazzarsi dei gatti, ma grazie all’incontro con un ruspante Romeo “er mejo der Colosseo” i nobilgatti riusciranno a tornare sani e salvi a casa.

Punti forti dello spettacolo, che è stato replicato ormai una decina di volte, sono un ritmo stringente,  l’accompagnamento musicale e l’azzeccata scelta dei costumi.


Prossimo spettacolo: 26 dicembre a Trichiana

SottoSopra - 13 novembre 2008


Dall’estremo Nord all’estremo Sud del mondo calpestando interminabili distese di neve e ghiaccio con gli sci ai piedi e con tutto il proprio mondo e la propria sopravvivenza in una slitta.

Questo quanto il Circolo Cultura di Castion propone giovedì 13 novembre alle 21 presso il Teatro San Gaetano nell’ambito del ciclo “SottoSopra - Tra la Terra e il Cielo”. Filo conduttore i racconti di Antonella Giacomini e del marito Manrico Dell’Agnola, noto alpinista in veste inusuale visto che di viaggi in orizzontale si parla. “I deserti della mente” narrano di due tra le esperienze più forti che hanno segnato il percorso alpinistico esplorativo di questa coppia che ha fatto della passione per la montagna e per le avventure estreme uno dei punti di unione sentimentale e anche professionale.
Il primo filmato, con commento originale e in diretta, accompagnerà i presenti lungo le lande sterminate della Groenlandia dove nel 2000, insieme al friulano Michele Pontrandolfo ed al compagno di altre innumerevoli avventure Giuliano De Marchi, Antonella e Manrico hanno attraversato l’isola più grande al mondo da est a ovest lungo la rotta del primo esploratore Nansen. 600 km in 32 giorni in totale isolamento, con problemi di cibo che hanno messo a dura prova il gruppo. Un’esperienza forte, capace di minare alcune certezze e che ha rivelato, soprattutto ad Antonella la via delle traversate.

Infatti tutta femminile e diametralmente opposta come latitudine è la seconda storia che porta nel profondo sud della Patagonia. Nel 2006 tre donne decidono di sfidare lo Hielo Patagonico Sur, il ghiacciaio che con i suoi 400 km è il più lungo del continente e il più insidioso per le proibitive condizioni meteo, che hanno rese note agli alpinisti le sue cime. Nadia Tiraboschi conosce già la Patagonia, per Eloise Barbieri è la prima volta mentre Antonella ha già affrontato lo Hielo scontrandosi con la sua avversione per l’uomo. La Patagonia, per quanto femmina, anche questa volta non sarà clemente con loro e mostrerà il meglio di se stessa. Tre donne, profondamente diverse tra di loro e 40 giorni in totale autonomia con condizioni meteo proibitive; un filmato che documenta sino in fondo i momenti più critici di quella che è stata la prima, per ora unica, spedizione femminile che si sia misurata con quel colosso di ghiaccio di fronte al quale forti alpinisti uomini sono tornati indietro.

Un racconto - anche questo - impreziosito dal commento in diretta della protagonista oltre a quello originale.

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