Jack Frost a teatro - Gruppo Giovani ACR 20-22/12/09

I gruppi giovani parrocchiali di Castion si misurano con il teatro.
Jack Frost in scena domenica 20 e martedì 22 dicembre

A Castion la gioventù è viva: Gruppo Giovani, Gruppo giovanissimi (GG ’95) e A.C.R. si sono messi insieme e domenica 20 dicembre hanno portano "in tavola" quanto hanno preparato in questi ultimi mesi: una recita natalizia dal titolo "Jack Frost, un amore che nemmeno il ghiaccio può congelare".

La preparazione di una recita fa parte di quelle iniziative "obbligatorie" dei gruppi che devono dare spazio a un numero considerevole di ragazzini, eppure.... quest'anno i vari Gianni, Tamara, Andrea, Giacomo, Francesco & Co. hanno fatto qualcosa di molto significativo: innanzitutto hanno voluto mettersi in gioco in prima persona, affrontando il palcoscenico come attori e non come semplici “direttori d’orchestra”, e poi per la scelta dei temi , nient’affatto scontati, ma che anzi, si potrebbero definire "di formazione". La famiglia, la morte, l'amore sono stati raccontati con levità e passione da questa splendida brigata di nostri ragazzi, che hanno scoperto il piacere di stare insieme sul palco di un teatro, per se stessi e per il pubblico.

Jack Frost è un musicista, ma anche un padre e un marito, che però trascura i propri affetti familiari assorto dall’impegno e dal piacere per il proprio lavoro; un incidente stradale lo sottrarrà alla vita, e gli impedirà di rimediare alle proprie mancanze, ma il grande amore del suo figlioletto Charlie riuscirà a offrirgli una seconda possibilità.

Il pubblico ha risposto - con calore e simpatia - già domenica 20 dicembre, quando la "prima" assoluta ha avuto luogo; naturalmente una platea di genitori, fratelli e sorelle, e parenti vari, ma anche i tanti castionesi che con la semplice propria presenza danno senso e valore a queste iniziative, che si svolgono sempre sotto l’occhio vigile di don Simone, responsabile dell'animazione parrocchiale e vicario di don Ottorino Pierobon. In don Simone i nostri giovani hanno trovato una “sponda” attenta per mettere in atto nuove iniziative; ci auguriamo che quest’esperienza teatrale possa portare i più appassionati a costituire un gruppo teatrale stabile, per continuare la tradizione che già vede il Castionese espressione di numerose realtà amatoriali: le Pubbliche Bugie, l’Allegra compagnia, i tutti Esauriti, la Compagnia del Trivelin, e altri.

Per i ritardatari e per chi non ha trovato posto domenica, il gruppo offrirà una replica martedì 22 dicembre, sempre alle ore 20.30, nel teatro medesimo.

12 dicembre - Il corridore di mezza via

(foto di Maria Bellini)
Citiamo:

Un podista fermato da acciacchi (o solo rallentato?) diventa speaker di manifestazioni e, ritrovandosi troppo stretto dentro ai vestiti che indossa, addenta spazi nella scrittura. Questo è Alex Geronazzo, razza Piave.

Alex inizia a scrivere un racconto che mantiene la corsa come filo conduttore ed ha un corridore come personaggio principale.
Un podista di pianura che, complice una gara, entra nella "dimensione montagna" vivendone profondamente i luoghi, scoprendone segreti e leggende, tastandone con mano (o meglio con piedi) durezza e dolcezza, ne gusta i sapori, incontra umanità rare, e con la mente ritorna ad un passato inincancellabile a cavallo fra realtà e fantasie.

Le poche righe iniziali lanciate in rete trovano spazi e pian pianino crescono diventando un romanzo interamente WEB (per ora) che potete leggere
qua.

Poi Alex incrocia un attore/podista, Franziskus Vendrame, e questo si prende l'onere di adattare lo scritto trasformandolo in una piece teatrale.


Ecco che sabato 12 dicembre 2009, a partire dalle 21, questo racconto diventerà realtà, al Teatro San Gaetano di CASTION, accompagnati dai suoni del gruppo musicale "I Radar".
Buon divertimento. Serata con ingresso a offerta libera.

3 dicembre: la Via Francigena

Da Lucca a Pisa con lo zaino sulle spalle calpestando terre e pietre antiche lungo la Via Francigena. Questo quanto il Circolo culturale castionese propone giovedì 3 dicembre alle ore 21.00 presso il Teatro San Gaetano di Castion nell’ambito del ciclo”Viaggio in Italia: conoscere i paesaggi italiani”. Filo conduttore i racconti di Daniela Mangiola, che ha vissuto l’esperienza con la famiglia, e di Fabrizio Tamburlin architetto che è sceso lungo la via in compagnia di un centinaio di compagni studenti della facoltà di Architettura di Venezia guidati dal professor Virgino Bettini. Presentando al pubblico la loro esperienza offriranno la storia di quella via , la scoperta delle tante opere sorte lungo essa insieme ad una lettura urbanistica e ambientale dei paesaggi ed ecosistemi attraversati finalizzata ad una rivalorizzazione ambientale necessaria per un turismo ecosostenibile. Saranno condivise le difficoltà, le problematiche organizzative, ma anche la gioia degli incontri e le possibilità formative offerte al corpo e allo spirito.

Non è stato propriamente un pellegrinaggio spirituale, è stata però un’esperienza che ha consentito ai protagonisti di avvicinarsi alle nostre radici riconoscendo la Via figlia e testimonianza delle diversità culturali che hanno “costruito” l’identità europea. Il Consiglio d’Europa stesso ne ha riconosciuto il valore fondante dichiarandola nel 1994 Itinerario culturale di valenza europea.

Lo stesso ha anche ratificato la Convenzione "sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali", approvata dalla Conferenza Generale dell'UNESCO nel 2005 ed entrata in vigore nel 2008, assumendo che "la diversità culturale è una caratteristica identitaria dell’umanità”.

La cultura è fatta di valori, la Via Francigena conferma che i valori religiosi ne sono la radice.
Le innumerevoli croci incontrate lungo il percorso ci dimostrano quindi che il Crocifisso è parte identitaria della nostra cultura e “toglierlo” significa negare le nostri radici.

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