Una nostra socia ci ha inviato questa poesia, che volentieri pubblichiamo.
A VOLTE LACRIMANO I SASSI
A volte lacrimano i sassi, te ne sei mai accorto? E’ quando la terra partorisce umidità su sentieri battuti dal vento, come la mia bocca il pensiero di te.
Non darmi conforto, ma solo saggezza, quella profumata di sapone buono e muri a secco, quella pallida che non conosce cordogli, quella dove specchiare tutti i miei pendii.
Altalenami l’anima, fai piovere sabbia di deserto e polline di datteri, che sia caldo e dolce starti ad ascoltare davanti una finestra aperta e un libro di poesie mute.
"Possiamo tutti insieme, dobbiamo tutti insieme sperare, provare, soffrire, creare, per rendere reale, al limite delle possibilità, sul piano personale come su quello sociale, due piani appunto che si collegano e si influenzano profondamente, un destino irrinunciabile che segna il riscatto dalla meschinità e dell’egoismo. In questo muovere tutti verso una vita più alta, c’è naturalmente spazio per la diversità, il contrasto, perfino la tensione. Eppure, anche se talvolta profondamente divisi, anche ponendoci, se necessario, come avversari, sappiamo di avere in comune, ciascuno per la propria strada, la possibilità ed il dovere di andare più lontano e più in alto. La diversità che c’è tra noi non ci impedisce di sentirci partecipi di una grande conquista umana. Non è importante che pensiamo le stesse cose, che immaginiamo e speriamo lo stesso identico destino; è invece straordinariamente importante che, ferma la fede di ciascuno nel proprio originale contributo per la salvezza dell’uomo e del mondo, tutti abbiano il proprio libero respiro, tutti il proprio spazio intangibile in cui vivere la propria esperienza di rinnovamento e di verità, tutti collegati l’uno all’altro nella comune accettazione di essenziali ragioni di libertà, di rispetto e di dialogo. La pace civile corrisponde puntualmente a questa grande vicenda del libero progresso umano, nella quale rispetto e riconoscimento emergono spontanei, mentre si lavora, ciascuno a proprio modo, ad escludere cose mediocri, per fare posto a cose grandi".
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